Tia, in arrivo le cartelle della Team

TERAMO – Dalla prossima settimana iniziano a partire le cartelle della Tia e, come spiegato dal sindaco, prevedono già la riduzione del 5% deliberata dopo l’operazione di recupero delle somme che la Team avanzava dagli inadempienti. Ad annunciarlo è stato proprio il primo cittadino nel corso della seduta odierna dedicata al question time rispondendo ai quesiti del consigliere Di Bonaventura che sollecitava un abbassamento della tariffa in virtù dei risultati ottenuti dalla differenziata. E sempre sulle tasse, questa volta a carico delle imprese, ha posto l’accento il consigliere di maggioranza Silvana Di Saverio, che ha chiesto all’amministrazione se c’è la possibilità di prevedere abbattimenti fiscali dell’Imu e della Tia alla luce degli scenari di crisi per il tessuto economico locale. Un problema, quella della fiscalità locale ingessata, condiviso dall’assessore al Bilancio Alfonso Di Sabatino, che si è rammaricato di avere le mani legate in virtù del fatto che le entrate comunali hanno subito un taglio del 10%. Un problema che ripropone la necessità di fare scelte dolorose, come quelle di aumentare le aliquote Imu o di tagliare i servizi. “Nn ritengo che aumentare l’Imu tout court sia la soluzione migliore – ha detto Di Sabatino –ma ritengo che in qualche moda bisognerà intervenire sulla spesa, anche se ci sono reticenze forti”. Nel mirino ci sono ad esempio le spese per la pulizia degli immobili comunali, circa 700 mila euro all’anno, ma anche i campi sportivi frazionali che a fronte di una spesa che si aggira sul milione di euro, il Comune ne incassa circa 170 mila. Di Sabatino ha dichiarato di condividere le preoccupazioni sollecitate sul tessuto imprenditoriale locale, ma ha ribadito la necessità che tutti facciano la loro parte: istituzioni e banche. “Bisogno polverizzare il credito – ha dichiarato l’assessore alludendo esplicitamente alla Banca Tercas- la nostra è un’economica fatta di piccole e medie imprese a conduzione familiare, sono loro che vanno aiutate. Concentrare i crediti a favore dei grandi gruppi si è dimostrato rischioso per tutti sia in termini di liquidità e di solvibilità”.